Dopo otto anni dall’acclamato “La grande bellezza”, Paolo Sorrentino torna a Los Angeles per concorrere agli Oscar 2022. L’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali (ANICA), su richiesta dell’Academy, ha selezionato il suo ultimo film, “È stata la mano di Dio”, come rappresentante italiano nella categoria miglior film internazionale. Questa pellicola profondamente personale, nelle sale dal 24 novembre e su Netflix dal 15 dicembre, è ambientata nella Napoli degli anni ’80 e narra la storia di Fabietto, un alter ego del regista interpretato da Filippo Scotti. Il racconto segue le vicende del protagonista alle prese con l’atroce lutto per la perdita dei genitori, un evento che riflette la tragica esperienza personale di Sorrentino. Nel 1984, il sedicenne Paolo, rinunciando a raggiungere la famiglia in montagna a Roccaraso per assistere ad una partita del Napoli di Maradona, apprese della morte dei suoi genitori a causa di una intossicazione da monossido di carbonio. Questo evento segna l’inizio di un viaggio di formazione che culminerà nella scoperta della passione per il cinema e la regia. “È il mio film più importante e straziante,” ha affermato Sorrentino, “e sono felice che tanta sofferenza si sia trasformata in gioia. Questo è solo l’inizio, e la bellezza di questa competizione è che arrivare tra i primi cinque è già una vittoria. Viva il cinema italiano!”.
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