Un’enorme frode nel settore scolastico: 554 indagati per 7,5 milioni di euro di danni

La Procura di Vallo della Lucania ha concluso un’inchiesta condotta dai Carabinieri, coinvolgendo le sezioni di polizia giudiziaria e le compagnie di Vallo e Agropoli. L’operazione ha portato all’accusa di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità materiale in atti pubblici e truffa aggravata ai danni dello Stato per 554 individui. Il “diplomificio”, come è stata definita l’organizzazione criminale operante in un istituto del Cilento, in una rinomata località turistica, è stato smascherato grazie ad un’accurata indagine. L’indagine, avviata in seguito ad una segnalazione di un Ufficio Scolastico Regionale riguardante l’anomala presentazione di titoli di studio datati da parte di docenti assunti nel 2018, ha portato all’accertamento di un danno erariale di 7,5 milioni di euro, causato da assunzioni illegittime di personale docente. L’analisi di centinaia di titoli di studio sospetti, provenienti da tutta Italia, ha richiesto oltre un anno di certosina attività investigativa da parte dei Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria, in collaborazione con le compagnie di Vallo della Lucania e Agropoli. Sono stati individuati oltre 400 diplomi contraffatti, con firme false e discrepanze tra registri e titoli, frutto di un’organizzazione che produceva e vendeva falsi titoli di studio a prezzi compresi tra 1000 e 2500 euro. Si attendono ora i provvedimenti della Procura di Vallo della Lucania.