Due fratelli sotto inchiesta per frode sulle tute anti-Covid

Nel corso di un’operazione coordinata dalla Procura di Napoli Nord, le Fiamme Gialle di Napoli hanno eseguito un sequestro preventivo di beni a carico di due fratelli, indagati per truffa e frode commerciale. L’indagine è nata da una segnalazione di una ditta fornitrice di dispositivi medici, alla quale le ASL Napoli 1 Centro, Napoli 3 Sud e Salerno avevano commissionato, nei primi mesi della pandemia da Covid-19, tute di protezione di categoria III (bio-contenimento). A causa della scarsità di questo tipo di DPI sul mercato, l’azienda si era rivolta a due intermediari, i fratelli in questione, che avevano offerto 15.000 tute monouso. Dopo aver ricevuto un acconto di circa 60.000 euro per un primo lotto di 600 tute, si è scoperto che queste erano sprovviste delle caratteristiche e dei requisiti tecnici dichiarati. Il materiale è stato sequestrato e le analisi hanno confermato la totale difformità dalle specifiche tecniche riportate sulle confezioni. Le indagini successive hanno evidenziato un rapido trasferimento dei fondi da parte del principale indagato attraverso una serie di bonifici frazionati e con causali fittizie, a favore di altri cinque soggetti, presunti complici legati a lui da vincoli familiari e amicali, indagati per ricettazione.