Questa settimana, l’avvocato Vincenzo Sorrentino, ormai presenza fidata sulle nostre pagine, ci dona due poesie evocative. La prima, un tenero ricordo, celebra un sorriso: “Un sorriso argentino, squillante e sincero, risuona ancora nelle mie orecchie. Ricordo la tua gioia, la tua felicità. Dove sei? Cosa fai? Sei scomparsa nel nulla, non ho tue notizie. Mi resta solo il prezioso ricordo di quel tuo sorriso.” La seconda lirica, invece, trova ispirazione nel firmamento notturno: “Il cielo stellato, stasera, è un mare di luci intermittenti, lucciole cosmiche di mondi lontani. Ne scelgo una, la più luminosa, a cui affido con fiducia la mia malinconia; silente custode dei miei segreti, per sempre.”
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