Quest’ultima domenica d’agosto, l’avvocato Enzo Sorrentino ci offre una nuova poesia, intrisa di una profonda tristezza. Mentre tento di dipanare il filo intricato dei suoi versi, il tempo scorre inesorabile. Le sterili elucubrazioni si dissolvono nell’oblio, come gocce nell’oceano. Resta solo l’angoscia esistenziale, il peso di una vita vissuta senza lasciare un segno duraturo, un’impronta indelebile della propria presenza. Enzo, l’avvocato.
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