Inefficienze e sprechi nella gestione della certificazione vaccinale in Italia

Inefficienze e sprechi nella gestione della certificazione vaccinale in Italia

La tessera vaccinale plastificata, fortemente voluta dalla Regione Campania, si rivela inefficace nei locali chiusi della regione. A differenza del Green Pass nazionale, questo documento non è riconosciuto dai sistemi di controllo, rendendosi di fatto inutile. La scarsa organizzazione nella distribuzione, affetta da notevoli inefficienze, ha contribuito a generare un dispendio di risorse pubbliche in un momento in cui molti enti, come le scuole, necessitano di finanziamenti urgenti per l’adeguamento alle normative anti-Covid. Anche il Green Pass, obbligatorio dal 6 agosto per accedere ai locali al chiuso, presenta delle contraddizioni. Una recente circolare del Ministero dell’Interno ha escluso l’obbligo di controllo del documento d’identità per chi esibisce il Green Pass, aprendo la strada a possibili elusioni. Un individuo sprovvisto di vaccinazione, tampone o certificato di guarigione potrebbe facilmente aggirare le restrizioni utilizzando il pass di un’altra persona. Ulteriori incongruenze emergono nei centri commerciali, dove l’accesso non è regolamentato dal Green Pass, a meno che non si desideri accedere all’area ristoro, in evidente contrasto con la circolazione libera e spesso senza mascherina nel resto della struttura. Dopo mesi di misure frammentate e scelte poco chiare, è improrogabile l’adozione di provvedimenti governativi coerenti e trasparenti, volti a garantire la sicurezza dei cittadini e a consentire un ritorno alla normalità, pur considerando la persistenza del virus e la necessità di una convivenza responsabile.