L’introduzione del Green Pass per accedere a determinati servizi al chiuso ha generato immediate reazioni contrastanti tra gli esercenti di Nocera Inferiore. Già dal primo giorno di applicazione, si sono registrate disagi significativi. Diverse prenotazioni sono state cancellate, gruppi di persone hanno dovuto rivedere i propri programmi e la gestione della clientela si è rivelata complessa, soprattutto per chi non era adeguatamente informato sulle nuove normative. Alcuni ristoratori, pur avendo spazi esterni disponibili, hanno scelto di richiedere il certificato vaccinale o il risultato negativo di un tampone recente a tutti i clienti, consapevoli del rischio di perdere parte della propria clientela. Le maggiori problematiche, come segnalato dai gestori di un centro scommesse, riguardano gli anziani, spesso sprovvisti di smartphone e del Green Pass in formato cartaceo. “Abbiamo dovuto rifiutare l’ingresso a circa dieci persone, tra cui due clienti stranieri in possesso di certificazione vaccinale non riconosciuta dal sistema”, lamentano i gestori. La situazione pone interrogativi sull’effettiva coerenza delle misure, con esempi come la distinzione tra consumare un caffè e piazzare una scommessa. Inoltre, a settembre l’obbligo del Green Pass si estenderà a studenti, personale scolastico, università e trasporti a lunga percorrenza.
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