L’Italia conquista la sua trentunesima medaglia alle Olimpiadi di Tokyo, un oro scintillante nella disciplina del ciclismo su pista. Al velodromo di Izu, il quartetto azzurro composto da Ganna, Lamon, Consonni e Milan ha dominato la gara di inseguimento a squadre, superando la Danimarca, favorita per la vittoria, con un tempo record mondiale di 3’42″032, staccando gli avversari di ben 166 centesimi. Questo successo rappresenta la sesta medaglia d’oro italiana ai Giochi. Un contrasto netto con le delusioni in altre discipline: la squadra femminile di pallavolo è stata sconfitta nettamente dalla Serbia (3-0) nella fase di qualificazione alle semifinali, mentre Rachele Bruni ha concluso al quindicesimo posto nella gara di 10 km di nuoto di fondo, lontano dalle posizioni di vertice, nonostante un’accurata preparazione. Anche Paolo Dal Molin, unico atleta italiano in gara nella mattinata di atletica leggera, non è riuscito a qualificarsi per la finale dei 110 ostacoli, terminando la sua semifinale al quarto posto. Infine, la squadra italiana di pallanuoto maschile (Settebello), ha subito la sua prima sconfitta del torneo, cedendo contro la Serbia (10-6) nei quarti di finale. Dopo gli argenti di Londra 2012 e i bronzi di Rio 2016, gli azzurri si fermano dunque fuori dal podio. L’attesa è alta per l’alba di giovedì, quando Marcell Jacobs, quattro giorni dopo il suo trionfo storico nei 100 metri piani, tornerà in pista per la staffetta 4×100 metri, insieme a Tortu, Patta e Desalu. La squadra italiana si confronterà con Germania, Cina e Canada nella seconda batteria, con l’obiettivo di conquistare un posto in finale.
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