L’Agro Sarnese-Nocerino: Tradizione e Innovazione nell’Agricoltura del Futuro

L’Agro Sarnese-Nocerino: Tradizione e Innovazione nell’Agricoltura del Futuro

L’obiettivo del Green Deal europeo per il 2050 – azzeramento delle emissioni di gas serra, sostenibilità ambientale, riduzione dell’inquinamento, salvaguardia della biodiversità e sviluppo di un’industria innovativa – trova fertile terreno nell’antica tradizione agricola dell’agro nocerino-sarnese. Già Jacopo Sannazzaro, nel XVI secolo, celebrava la rigogliosa pianura irrigata dal Sarno, un fiume che, anticamente chiamato Sarrocos, diede il nome alla popolazione della Sarrastra. Questa ricca storia agricola, che ha saputo integrarsi con le trasformazioni industriali, continua a produrre eccellenze come il pomodoro San Marzano DOP (dal 1996), il cui processo di trasformazione in pelati e passate rappresenta un settore di punta. Altri prodotti di pregio, coltivati sia nell’agro sarnese-nocerino che in quello pompeiano-stabiese, includono il cipollotto nocerino, le patate novelle e le percoche. Sebbene la produzione agricola si sia ridotta negli ultimi cinquant’anni, una significativa resistenza persiste, favorita dalle esportazioni e dall’emergere di nuove realtà imprenditoriali. Coldiretti ha registrato un aumento del 14% di giovani imprenditori agricoli nel Mezzogiorno rispetto al 2020. Queste nuove generazioni, pur mantenendo un forte legame con le tradizioni locali, guardano oltre i confini regionali, unendo la tradizione a un’innovazione che non la snatura, ma la potenzia. L’integrazione dei principi di sostenibilità, biodiversità e innovazione non rappresenta una sfida, bensì una naturale evoluzione di un contesto storicamente votato all’agricoltura.