Nel 2021, un’indagine estesa lungo 220 chilometri di litorale, dal comune di Positano a Sapri, nel Golfo di Salerno, ha confermato l’eccellente qualità delle acque di balneazione. L’ARPA Campania, sulla base di dati raccolti negli ultimi quattro anni (2017-2020), ha valutato che il 92% delle aree risulta perfettamente idoneo alla balneazione. Questa valutazione si basa sull’analisi di quattro stagioni balneari, con campionamenti effettuati dall’1° aprile al 30 settembre di ogni anno. Il sistema di monitoraggio, volto a definire lo stato ecologico e chimico delle acque, prevede un’accurata classificazione, con successiva rivalutazione dei risultati per pianificare futuri interventi di controllo. L’idoneità per la stagione balneare in corso, già iniziata in alcune zone, dipende dall’analisi statistica di due parametri batteriologici, Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, indicatori di contaminazione fecale secondo l’OMS. Il decreto legislativo 116/2008 prevede le classi di qualità: “Buona,” “Sufficiente” e “Scarsa”. Solo in pochi tratti limitati la qualità delle acque è risultata “Buona,” “Sufficiente” o “Scarsa”, con le amministrazioni comunali tenute ad attuare misure correttive nei casi di classificazione “Scarsa” (come divieti di balneazione e individuazione delle fonti di inquinamento). In definitiva, a parte aree molto ristrette, il litorale salernitano offre acque di balneazione di elevata qualità, ricordandoci che la salvaguardia dell’ambiente marino dipende dalla responsabilità collettiva.
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