Un innovativo programma digitale per giovani pazienti: il lancio di “CAM-ON” a Nocera Inferiore

Un innovativo programma digitale per giovani pazienti: il lancio di “CAM-ON” a Nocera Inferiore

L’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore ha inaugurato “CAM-ON – Accendi la Camera!”, un progetto pilota di portata nazionale dedicato ai giovani pazienti. Sviluppato dall’associazione “Oltre le parole onlus”, attiva nel settore dell’arte sociale dal 2003, e sostenuto dalla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, il programma si concentra su un portale web interattivo. Come spiegato dal presidente dell’associazione, Pascal La Delfa, regista, drammaturgo e docente, il sito non si limita a offrire contenuti passivi, ma incoraggia l’attiva partecipazione dei bambini, che, con il consenso dei genitori, possono caricare video e immagini. Il sito ospita già numerose audiofiabe, realizzate da associazioni locali, ma la vera innovazione risiede nella sua applicazione alla fase di pre-ospedalizzazione. Sfruttando l’esperienza maturata con le teleconferenze, i bambini in attesa di ricovero possono, se lo desiderano, effettuare videochiamate con personale del reparto appositamente addestrato, al fine di ridurre ansia e stress pre-ricovero. Questa iniziativa, inedita nel panorama ospedaliero pediatrico italiano, è stata scelta per essere implementata prima a Nocera Inferiore, piuttosto che in strutture già ampiamente dotate di risorse, con l’obiettivo di concentrare l’attenzione su realtà che necessitano di maggiori supporti. Il progetto, accolto con entusiasmo dal personale sanitario, tra cui la responsabile del reparto Rosanna Di Concilio e il direttore sanitario Maurizio D’Ambrosio, e dall’amministrazione comunale, rappresentata dal presidente della commissione sanità Vincenzo Stile, prevede una successiva estensione ad altre strutture pediatriche regionali e nazionali. La valutazione dei risultati sarà affidata a Paolo Diana, docente presso il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell’Università di Salerno. Stile ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dal primario del dipartimento, dalla responsabile del day hospital di oncologia pediatrica e da tutte le associazioni coinvolte nel progetto.