Per accelerare la copertura vaccinale e raggiungere l’immunità di gregge entro settembre, il generale Figliuolo sta valutando l’eliminazione delle fasce d’età prioritarie. La campagna vaccinale italiana procede a ritmo serrato: da dicembre a maggio sono state somministrate oltre 32 milioni di dosi, con 11 milioni di persone completamente vaccinate. L’obiettivo ambizioso del commissario straordinario è la vaccinazione dell’intera popolazione italiana entro settembre. Inizialmente, la priorità è stata data a operatori sanitari, over 80, e persone fragili, procedendo poi per fasce d’età. Ora, però, si ipotizza un cambiamento di strategia. Già dal 10 giugno, si potrebbe consentire la vaccinazione senza prenotazione a tutti i cittadini sotto i 40 anni, indipendentemente dall’età specifica, a condizione che le forniture di vaccini siano sufficienti e che la protezione delle categorie più vulnerabili sia garantita. Questa possibilità si aggiunge agli “open day” vaccinali già organizzati per i più giovani in diverse regioni, come la Campania (Caserta, Sarno, Gragnano e Procida, ad esempio). Il commissario straordinario potrebbe emanare una circolare nazionale per uniformare le procedure in tutta Italia, evitando disparità regionali.
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