Il tesoro del Mediterraneo: la bottarga, un’esperienza di gusto

Il tesoro del Mediterraneo: la bottarga, un’esperienza di gusto

Un piatto semplice ma elegante, veloce da preparare e dal sapore intenso: la bottarga. Originaria della zona trapanese, ma apprezzata anche in altre aree del Mediterraneo, come la Sardegna, questa specialità vanta origini antichissime. Il termine “bottarga”, derivato dall’arabo “bat-ah-rike”, significa letteralmente “uova di pesce salate”. I Fenici furono i primi a praticare la salagione e la stagionatura delle sacche ovariche, principalmente di muggine (o cefalo), un metodo poi diffuso dagli Arabi in tutto il bacino mediterraneo, trasformando la bottarga in una pregiata merce di scambio. La preparazione tradizionale prevede la salatura, pressatura e stagionatura delle uova di pesce (solitamente muggine, ma anche tonno o spigola) per circa cinque mesi, ottenendo così un prodotto compatto e dal sapore inconfondibile. La bottarga di tonno si contraddistingue per un gusto deciso e leggermente amaro, con una nota che ricorda le alici. Quella di spigola, più rara e pregiata, offre invece un sapore delicato e dolce. Le possibilità di degustazione sono molteplici: con pomodorini Pachino, un tocco di limone, con o senza pane grattugiato. Ecco una ricetta semplice per quattro persone: Ingredienti: 400 g di spaghetti, 2 spicchi d’aglio, 2 cucchiai di pangrattato, 100 g di bottarga (in panetto o già grattugiata), sale, olio extravergine d’oliva, prezzemolo. Preparazione: sciogliere la bottarga in mezzo bicchiere d’acqua. In una padella, rosolare gli spicchi d’aglio nell’olio, quindi rimuoverli. Aggiungere il pangrattato e farlo tostare. Unire il prezzemolo tritato grossolanamente e la bottarga disciolta. Cuocere gli spaghetti, scolarli al dente e mantecarli con il condimento. Completare con una generosa grattugiata di bottarga fresca e servire. Buon appetito!