Le forze dell’ordine campane hanno sgominato un’operazione di spaccio di yaba, una potente sostanza stupefacente sintetica nota come “droga della pazzia”, arrestando un trentenne di origine bengalese. Durante una perquisizione domiciliare, i Carabinieri hanno rinvenuto un quantitativo significativo di yaba – 130 compresse – oltre a 90 grammi di hashish, materiale per il confezionamento delle dosi e circa 300 euro in contanti, presumibilmente provento dell’attività illegale. Si tratta del più grande sequestro di yaba mai effettuato in Campania. L’arrestato, già noto alle forze dell’ordine, dovrà rispondere di traffico di stupefacenti. La yaba, originariamente sintetizzata in Giappone nel XIX secolo, è una metanfetamina spesso adulterata con residui di produzione di eroina. Diffusa principalmente in Asia sudorientale, come Bangladesh e Thailandia, la droga è nota per i suoi effetti devastanti: induce aggressività, allucinazioni, paranoia, ansia e una forte dipendenza, spingendo spesso gli utilizzatori a comportamenti violenti, anche autolesionistici. Sebbene raramente intercettata in Italia, principalmente nelle grandi città del Nord, la crescente diffusione di questa pericolosa sostanza rappresenta una crescente preoccupazione a livello nazionale. In passato, la yaba fu impiegata come stimolante per animali, successivamente usata da conducenti di mezzi pesanti per combattere la sonnolenza, causando tuttavia un elevato numero di incidenti stradali che portarono al suo divieto in Thailandia nel 1970.
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