Gran parte d’Italia, inclusa la Campania, torna in zona gialla dal 26 aprile, con l’eccezione di Basilicata, Calabria, Sicilia, Valle d’Aosta, Puglia e Sardegna (quest’ultima in zona rossa). Questa transizione comporta un allentamento delle restrizioni, ma con alcune importanti eccezioni. La ristorazione riprende, ma esclusivamente all’aperto, con un massimo di quattro persone per tavolo (salvo conviventi). Questa limitazione, giustificata dal Ministro della Salute per contenere i contagi, crea difficoltà per gli esercizi privi di spazi esterni. Anche le gite fuori porta sono consentite, con l’obbligo di mascherina in auto per chi viaggia con non conviventi. Musei, cinema, teatri e sale da concerto riaprono, rispettivamente con prenotazione obbligatoria e con limitazioni di capienza (50%, massimo 500 persone al chiuso e 1000 all’aperto). Le visite ad amici e parenti sono permesse dalle 17 alle 22. Le attività sportive all’aperto, di squadra e di contatto, riprendono, escludendo l’utilizzo degli spogliatoi; palestre e piscine seguiranno rispettivamente dal 1° giugno e dal 15 maggio. La riapertura degli stadi e dei palazzetti è prevista per giugno, salvo diverse disposizioni. La scuola torna in presenza, garantendo una copertura dal 70% al 100% in zona gialla, con potenziamento dei servizi di trasporto pubblico in alcune aree. Rimane invece in vigore la chiusura dei centri commerciali nei weekend, una decisione che ha sollevato critiche da parte di Federdistribuzione.
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