Salerno: La ripresa occupazionale dopo la crisi del 2008, tra transizione digitale ed ecologica

Salerno: La ripresa occupazionale dopo la crisi del 2008, tra transizione digitale ed ecologica

Nonostante la pandemia, l’occupazione in provincia di Salerno mostra segnali di crescita. Un recente webinar di Confindustria Salerno, che ha presentato il rapporto della Camera di Commercio di Salerno “Mercato del lavoro in Campania” e l’indagine “L’industria campana e il Covid-19”, ha rivelato dati incoraggianti. Secondo Marco Pini, esperto economico del Centro Studi delle Camere di commercio Guglielmo Tagliacarne, negli ultimi cinque anni la Campania ha recuperato circa un terzo dei posti di lavoro persi durante la recessione del 2008-2013. La resilienza e la ripresa occupazionale, in presenza della crisi pandemica, dipendono fortemente dalla transizione ecologica e digitale. Le aziende campane che hanno investito in Industria 4.0 e nella green economy mostrano, infatti, maggiori probabilità di crescita o stabilità occupazionale nel 2021.

Antonio Ferraioli, presidente di Confindustria Salerno, ha sottolineato che, sebbene gli effetti più negativi della pandemia abbiano colpito settori come il turismo, molte imprese hanno affrontato diverse difficoltà. La riduzione della domanda e la diminuzione dei flussi di cassa, aggravata dall’aumento esponenziale dei costi delle materie prime, hanno causato problemi di liquidità. È quindi fondamentale, ha aggiunto Ferraioli, una rapida ripresa economica per evitare tagli agli investimenti privati.

Per conseguire questo obiettivo, è necessario indirizzare le risorse del PNRR verso il sistema produttivo, promuovendo investimenti in sostenibilità e digitalizzazione per stimolare l’occupazione, in particolare quella giovanile e femminile. Inoltre, è cruciale colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro, rafforzando la collaborazione tra scuole e aziende. Infine, semplificazioni burocratiche e riforme strutturali sono essenziali per accelerare gli investimenti.