Addio a Rocco De Blasi: un ricordo affettuoso

La scomparsa di Rocco De Blasi lascia un vuoto incolmabile. È difficile trovare le parole per descrivere la perdita di un uomo così importante per la nostra comunità, un amico caro e un compagno di mille battaglie per me e tanti altri nocerini, tra cui Lorenzo Guarnaccia, Carlo Vitaliano, Antonio Sarno, Raffaele D’Agosto, Luciano Grottola, Elia Di Florio e Rino De Nicola. Negli anni Sessanta, mentre io e altri compagni pubblicavamo “La Rivolta dei Giovani”, Rocco fondò il giornale studentesco “TOP” al Liceo G.B. Vichi. Dopo il diploma, mentre “La Rivolta dei Giovani” cessò le pubblicazioni, “TOP” proseguì la sua attività presso l’ISPES, un centro culturale situato sul Prolungamento Garibaldi. La redazione, che includeva amici di Pagani come Isaia Sales, Angelo Grillo e Ottavio Tortora, divenne un vivace centro di elaborazione di idee, alimentando un fervido dibattito politico-culturale che avrebbe profondamente influenzato la sinistra locale. Molti membri di quel gruppo di giovani si unirono al Partito Comunista, rinnovandone profondamente la dirigenza. Nel 1970, Rocco De Blasi fu eletto consigliere comunale a Pagani, la sua città natale, insieme a Fernando Argentino, e qualche anno dopo entrò nella segreteria della Federazione di Salerno come responsabile Stampa e Propaganda. A metà degli anni Settanta, tornò alla sua passione per il giornalismo, dirigendo la redazione napoletana de “L’Unità”, formando una nuova generazione di giornalisti che oggi lavorano per importanti testate nazionali, tra cui Franco Di Mare e Federico Geremicca. Successivamente, lavorò alla redazione centrale de “L’Unità” e poi diresse la redazione di Bologna dello stesso quotidiano, città in cui è venuto a mancare. De Blasi fondò e diresse “Il Salvagente” e, negli ultimi anni, il periodico online “Consumatrici.it”. Il suo legame con Nocera rimase sempre forte, tanto da contribuire con un articolo al libro “Fatti e Date della Città di Nocera”, partecipando alla sua presentazione online lo scorso dicembre insieme agli autori e al sindaco Torquato. Ci sarà occasione per ricordarlo adeguatamente. Per ora, mi unisco al dolore della moglie Janna, dei figli, della sorella Lia e del fratello Sabino, unitamente alla redazione del “Risorgimento Nocerino” e al direttore Gigi Di Mauro.