Una Pasqua silenziosa a Nocera Superiore: la processione del Venerdì Santo sospesa

Una Pasqua silenziosa a Nocera Superiore: la processione del Venerdì Santo sospesa

Le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria costringono, per il secondo anno consecutivo, gli italiani a celebrare le festività pasquali tra le mura domestiche, privandoli di tradizioni secolari. Anche la sentita processione del Venerdì Santo, momento di profonda spiritualità per i cattolici, è stata cancellata in numerose località. Tra le più colpite, la suggestiva rievocazione di Nocera Superiore, nel quartiere Pucciano, che quest’anno avrebbe dovuto celebrare il suo centenario. Originariamente concepita nel 1920, la manifestazione nacque da un gesto di espiazione di un emigrante di Pucciano, “Zi Tor o Troll”, che, dopo aver accumulato ricchezze in America, donò alla sua comunità due statue sacre, quasi a chiedere perdono alla moglie profondamente religiosa. Inizialmente, il corteo si limitava ad accompagnare le statue nella cappella di famiglia, successivamente elevata a parrocchia nel 1961. Nel corso dei decenni, la partecipazione è cresciuta esponenzialmente, trasformando la processione in una rappresentazione sacra coinvolgente, con circa duecento figuranti che interpretano i momenti chiave della vita di Cristo, dal battesimo alla crocifissione, con personaggi quali Giovanni Battista ed Erode. La processione, che nel tempo ha percorso anche altre vie di Nocera Superiore, custodisce numerosi aneddoti, come l’improvviso cambiamento di percorso imposto anni fa dagli abitanti di Taverne, desiderosi di includere la loro frazione nel percorso. La peculiarità della via crucis puccianese risiede nelle statue, in particolare quella del Cristo, realizzata in cartapesta con un innovativo meccanismo a molle che permette di modificare la posizione delle braccia, una tecnica americana introdotta a Pucciano decenni prima della sua diffusione in Europa. Numerosi interpreti hanno impersonato Gesù nel corso degli anni, tra cui Lorenzo, che ha ricoperto il ruolo per circa quarant’anni, seguito da Giovanni Petti per undici anni. Attualmente, l’onore spetta a Salvatore Faiella, il quale ha espresso la sua profonda delusione per la sospensione della processione: “Per me è un dolore immenso non poter partecipare per il secondo anno; vivo il Venerdì Santo con una intensità particolare. Sono trentasei anni che seguo il corteo, ricoprendo vari ruoli. Essere Gesù dal 2015 è un grande privilegio, ma anche una responsabilità, che mi emoziona profondamente”.