Il governo Draghi ha approvato un vasto programma di aiuti economici per contrastare gli effetti della pandemia, stanziando 32 miliardi di euro. Il provvedimento, denominato “Misure urgenti a sostegno di imprese, operatori economici, lavoro, salute e servizi territoriali in risposta all’emergenza Covid-19”, prevede un’iniezione immediata di 11 miliardi di contributi a fondo perduto per aziende e lavoratori autonomi, a partire dall’8 aprile. Il premier Draghi ha sottolineato l’obiettivo di erogare rapidamente risorse a sostegno di imprese, occupazione e lotta alla povertà, affermando che lo Stato distribuirà aiuti finanziari anziché richiedere ulteriori contributi fiscali ai cittadini. I sussidi a fondo perduto saranno destinati a imprese e liberi professionisti con fatturato fino a 10 milioni di euro e calo dei ricavi di almeno il 30% tra il 2019 e il 2020. Le richieste saranno gestite dall’Agenzia delle Entrate tramite una piattaforma online dedicata, con importi minimi di 1000 euro per le persone fisiche e 2000 euro per le società, fino a un massimo di 150.000 euro. Inoltre, sono previsti prestiti agevolati quinquennali per le grandi aziende. Il decreto include una misura di condono per importi limitati di cartelle esattoriali, a favore di contribuenti in difficoltà economiche. Settori specifici riceveranno finanziamenti mirati: il turismo attraverso fondi destinati ai comuni, la cultura con 400 milioni di euro (di cui 200 per spettacolo, cinema e audiovisivo, e 105 per il settore editoriale). Un ulteriore fondo di 200 milioni di euro supporterà le attività più colpite, tra cui commercio, ristorazione nei centri storici e imprese del settore eventi. La tassa sui tavolini all’aperto per la ristorazione è sospesa fino al 30 giugno 2021. È prevista l’erogazione di tre mensilità aggiuntive del reddito di emergenza per famiglie in difficoltà economica, con importi compresi tra 400 e 800 euro in base alla composizione familiare. Il decreto proroga il blocco dei licenziamenti fino a giugno, esteso ad ottobre per le aziende che usufruiscono della cassa integrazione Covid; i contratti a termine possono essere rinnovati senza specificare la causale. Per il settore scolastico, 150 milioni di euro sono destinati a prodotti per l’igiene e il supporto psico-pedagogico, inclusione alunni disabili e servizi sanitari scolastici, con ulteriori 150 milioni per attività sociali estive e 35 milioni per la didattica digitale nel Mezzogiorno. Il mondo universitario riceverà 78,5 milioni. Infine, 2,8 miliardi di euro sono destinati al sistema sanitario: acquisto vaccini e farmaci, campagna vaccinale e ospedali Covid.
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