Arresti per una serie di furti: cinque persone in manette

I Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno hanno portato a termine una complessa indagine, culminata con l’arresto di cinque individui accusati di una lunga serie di reati. L’operazione, condotta nelle province di Salerno e Napoli, ha svelato un’organizzazione criminale responsabile di numerosi furti in abitazione, ricettazione, tentativi di estorsione, lesioni personali, danneggiamento seguito da incendio e resistenza a pubblico ufficiale. Le indagini, avviate nel maggio 2019 sotto la supervisione della Procura della Repubblica di Salerno, sono state scatenate da un’impennata insolita di furti nelle case. Tre degli arrestati sono stati condotti in carcere, mentre gli altri due sono agli arresti domiciliari. L’attività investigativa ha permesso di identificare una rete di origine marocchina, con base a Santa Cecilia di Eboli. Questa organizzazione, dopo attenti sopralluoghi, prendeva di mira abitazioni, depositi, capannoni agricoli, strutture ricettive e garage, intrufolandosi di notte per rubare beni di ogni genere, da elettrodomestici a veicoli, compresi animali da allevamento. Gli episodi si sono verificati tra settembre 2018 e settembre 2019, in diversi comuni delle province di Salerno, Benevento e Potenza. Un episodio particolarmente violento è avvenuto nel novembre 2018 ad Albanella, dove i malfattori hanno aggredito il guardiano notturno che si è opposto al furto di ovini; un’azione simile si è ripetuta a Capaccio nel luglio 2019, con il sospetto che gli animali rubati fossero destinati al consumo durante la festa musulmana dell’Eid al-Adha. La spregiudicatezza della banda era evidente nel metodo brutale: porte e finestre venivano danneggiate senza ritegno. La rapidità con cui la refurtiva veniva riciclata grazie a una rete di ricettatori nella provincia di Napoli testimonia l’efficienza dell’organizzazione criminale. La pericolosità del gruppo è stata confermata da episodi come l’incendio doloso di un’auto per estorsione e il tentativo di fuga a Olevano sul Tusciano nel giugno 2019, durante il quale hanno speronato un’auto dei Carabinieri.