La scomparsa di don Gennaro Lo Schiavo, monaco benedettino e figura di spicco nella comunità di Cava de’ Tirreni, ha lasciato un profondo vuoto. Il rettore del santuario dell’Avvocatella e dell’Avvocata di Maiori si è spento nella notte, a seguito di un peggioramento delle sue condizioni di salute causate da una polmonite bilaterale, contratta a causa del Covid-19. Ricoverato presso l’ospedale Ruggi di Salerno, la sua morte ha profondamente colpito i fedeli che lo avevano costantemente sostenuto con le preghiere durante la malattia. Don Gennaro, originario di Castellabate, era un’istituzione a Cava de’ Tirreni, e la sua fama si estendeva ben oltre i confini della Campania, grazie alla sua attività di esorcista. L’abbazia benedettina, guidata dal Padre Abate Michele, è divenuta negli anni meta di pellegrinaggio per chi credeva di essere afflitto da presenze maligne. Il sindaco Vincenzo Servalli ha espresso il cordoglio dell’intera città, definendo la scomparsa di don Gennaro una perdita gravissima per la millenaria abbazia e per l’intera comunità, privata di un importante punto di riferimento storico e spirituale. Le condoglianze del sindaco sono rivolte al Padre Abate e a tutta la comunità monastica, riflettendo il sentimento di dolore condiviso da tutti i cavesi.
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