Il Tradimento delle Poltrone: Il Movimento 5 Stelle Abbandona i Principi

Il Tradimento delle Poltrone: Il Movimento 5 Stelle Abbandona i Principi

Dopo aver governato con la Lega e il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle ha superato il suo ultimo ostacolo ideologico, accettando un’alleanza con esponenti politici precedentemente definiti come nemici giurati. Inizialmente, il Movimento si era opposto fermamente ad ogni tipo di accordo, rifiutando categoricamente collaborazioni sia con la Lega di Salvini, definita in passato con toni sprezzanti, sia con esponenti del Partito Democratico, descritti con epiteti dispregiativi. Un incontro segreto tra Salvini e Davide Casaleggio nel giugno 2017, rivelato da un giornalista di Repubblica, segnò una svolta significativa, evidenziando una maggiore disponibilità al compromesso da parte di Casaleggio rispetto al fondatore del Movimento. Questo accordo ha portato alla formazione del primo governo Conte, seguito da altri cambiamenti di rotta altrettanto sorprendenti. Nonostante la condanna ripetuta del Partito Democratico, il Movimento ha poi collaborato a governi successivi, dimostrando una flessibilità ideologica inaspettata. La formazione dell’ultimo governo, con la partecipazione di figure precedentemente criticate aspramente dal leader Grillo, evidenzia una priorità data al potere piuttosto che alla coerenza politica. Questa scelta, mentre ignora le preoccupazioni di una parte consistente della base elettorale, solleva interrogativi sulla gestione dei fondi del Recovery Fund e sulla reale attenzione alle esigenze del paese. In definitiva, l’ascesa e la caduta dei 5 Stelle dimostra un’evoluzione politica segnata da opportunismo e da un progressivo abbandono dei principi originari.