L’ex Primo Ministro si congeda: impegno per l’Italia resta immutato

L’ex Primo Ministro si congeda: impegno per l’Italia resta immutato

L’ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Contesi, ha concluso la sua esperienza di governo con una breve conferenza stampa davanti a Palazzo Chigi. Figura controversa, apprezzata da alcuni e aspramente criticata da altri – come dimostrano le vivaci reazioni sui social media a ogni sua apparizione pubblica – Contesi rimarrà nella memoria collettiva come il leader del Paese durante la prima e la seconda ondata della pandemia di COVID-19. Fu lui, nel marzo dell’anno precedente, ad annunciare il lockdown nazionale e, attraverso dirette televisive e sui social (spesso oggetto di ironia per i ritardi negli orari previsti), ad introdurre diverse misure restrittive per contenere il contagio, tra cui il sistema di classificazione delle regioni in base al livello di rischio. Dopo le dimissioni, la sfumata ipotesi di un “Conte ter” e l’incarico affidato a Mario Draghi dal Presidente della Repubblica, è giunto per Contesi il momento dei saluti. “Ringrazio il Presidente Mattarella,” ha dichiarato, “è stato un prezioso interlocutore durante i miei mandati, sia sul piano istituzionale che personale. Ringrazio altresì tutti gli alleati di coalizione che hanno collaborato lealmente alla realizzazione del nostro programma politico.” Oltre ai convenevoli, ha espresso auguri a Draghi, rispondendo a chi lo ha accusato di aver ostacolato la formazione del nuovo governo. “Ho incontrato il Presidente incaricato Draghi,” ha proseguito Contesi, “un colloquio lungo e aperto, al termine del quale gli ho formulato i migliori auguri di buon lavoro. Chi mi dipinge come un ostacolo alla nascita di un nuovo esecutivo dimostra di non conoscermi o di agire in malafede. I veri sabotatori vanno cercati altrove: io ho sempre lavorato, e continuerò a farlo, per il bene del Paese e per la costituzione di un nuovo governo che affronti le urgenze sanitarie, economiche e sociali, nell’interesse dei cittadini. Auspico un governo politico, solido e coeso, capace di prendere decisioni concrete, perché le emergenze nazionali richiedono azioni politiche, non soluzioni tecniche.” Infine, si è rivolto al Movimento Cinque Stelle e agli ex alleati del Partito Democratico e di Liberi e Uguali: “Ai miei amici del Movimento dico: ci sono e ci sarò. E agli amici del PD e di Leu dico che dobbiamo continuare a collaborare, perché il nostro progetto politico, riassunto nella formula ‘alleanza per lo sviluppo sostenibile’, è solido e concreto, e ha già dato buoni risultati. Dobbiamo perseverare, perché rappresenta una reale opportunità di modernizzare il Paese attraverso la transizione energetica, digitale e l’inclusione sociale.”