Il sindaco e l’assessore di Cava de’ Tirreni respingono le accuse di appropriazione indebita

I vertici dell’amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni, il sindaco Vincenzo Servalli e l’assessore ai lavori pubblici Nunzio Senatore, hanno rilasciato una dichiarazione ufficiale in risposta alle accuse di frode formulate dalla Guardia di Finanza. L’indagine, conclusa questa mattina, ipotizza un’appropriazione indebita di 80.000 euro dalle casse comunali. In una nota congiunta, Servalli e Senatore affermano di aver ricevuto un provvedimento cautelare dalla Procura di Nocera Inferiore, che ha disposto il sequestro preventivo di fondi sui loro conti correnti. La contestazione, secondo i due esponenti politici, si basa sull’affermazione che avrebbero dichiarato la mancanza di altre attività retribuite oltre a quelle istituzionali, portando il Comune a versare contributi previdenziali all’INPS per loro conto. Servalli e Senatore sottolineano con fermezza che nessuna somma oggetto della contestazione è mai transitata sui loro conti e si dichiarano fiduciosi di poter dimostrare la loro assoluta estraneità ai fatti e la piena legittimità delle loro azioni.