Natale 2020: restrizioni in vista, ma molti dettagli restano incerti

Le decisioni del governo italiano per le festività natalizie del 2020 sembrano ormai delineate, sebbene l’ufficialità attenda una prossima conferenza stampa del Presidente del Consiglio. Secondo le indiscrezioni provenienti da fonti governative, dopo un incontro con i governatori regionali, prevarrebbe una linea di forte restrizione. Si prospetta un regime di lockdown nazionale, ovvero zona rossa, dal 24 al 27 dicembre e dal 31 dicembre al 3 gennaio 2021. I giorni 28, 29 e 30 dicembre, e il 4 gennaio, dovrebbero invece rientrare in una zona arancione. Ulteriori dettagli e chiarimenti sulle misure per i giorni che precedono le festività sono attesi per questa sera.

La prospettiva di una zona rossa nazionale lascia tuttavia diversi aspetti irrisolti. Non è ancora chiaro il livello di chiusura previsto: si ipotizza la sola apertura di attività essenziali, come i negozi di alimentari, ma permangono dubbi su altre attività, come la possibilità di asporto per bar e ristoranti, soprattutto considerando le tradizioni legate ai brindisi natalizi e di Capodanno, in particolare nel sud Italia. L’apertura di negozi di abbigliamento e parrucchieri è altrettanto incerta.

Le indiscrezioni suggeriscono la possibilità di spostamenti tra comuni con meno di cinquemila abitanti, entro un raggio di 30 chilometri. Tuttavia, la Campania sembra derogare a questa eventuale misura, come annunciato dal governatore De Luca con nuove ordinanze restrittive. La Campania, pur essendo formalmente in zona arancione, potrebbe passare alla zona gialla fino al 23 dicembre, secondo i dati del Ministero della Salute, ma tale informazione non è ancora confermata. In quest’ultimo caso, salvo diverse disposizioni, sarebbero consentiti gli spostamenti all’interno della regione, con apertura di ristoranti a pranzo (fino alle 18) e bar, con un massimo di quattro persone per tavolo.