La Regione Campania smentisce le accuse di Giletti: dati errati sui fondi e sul personale sanitario

Un comunicato stampa ufficiale della Regione Campania confuta le affermazioni fatte dal conduttore Massimo Giletti nella trasmissione “Non è l’Arena” su La7, in seguito a una recente azione legale. Il comunicato smonta punto per punto le informazioni diffuse nella puntata del 22 novembre, evidenziando imprecisioni e inesattezze. In particolare, si precisa che i 163 milioni di euro, presentati come fondi governativi destinati al potenziamento delle terapie intensive in Campania, non sono ancora stati erogati. La Regione sottolinea di aver comunque incrementato i posti letto di terapia intensiva da 335 a 656, impiegando risorse proprie prima ancora del previsto arrivo dei fondi statali. Inoltre, si specifica che le somme citate, pari a 179.177.315,79 euro, non sono destinate al settore sanitario regionale, ma rientrano in un quadro normativo nazionale a favore di tutte le regioni italiane, a compensazione delle perdite di gettito causate dall’emergenza Covid-19 (art. 41 del D.L. n. 104/2020). Altri fondi, per un totale di 75.090.556,66 euro, sono stati impiegati per diverse finalità, tra cui il pagamento di debiti pregressi, la sospensione di quote mutuo e investimenti in settori strategici quali cultura, mobilità, infrastrutture e supporto agli inquilini. Un importo significativo, 120.000.000 di euro, deriva dalla conclusione di un contenzioso per il recupero del gettito fiscale relativo all’IRAP e all’addizionale regionale IRPEF (art. 9 del D.Lgs. n. 68/2011). Infine, riguardo alle inesatte affermazioni relative al personale sanitario, il comunicato riporta i dati relativi all’ultimo bando della Protezione Civile Nazionale per l’assunzione di medici e infermieri, evidenziando un numero di domande significativamente inferiore alle necessità e un alto tasso di rinunce o di candidati non idonei. La Regione Campania contesta dunque la veridicità delle informazioni divulgate da “Non è l’Arena”, sottolineando l’assenza di fonti attendibili per i dati presentati e il danno di immagine causato da tali dichiarazioni.