41° Anniversario del Teatro Paganese “La Locandina”: Un Compleanno Digitale e Speranze per il Futuro

41° Anniversario del Teatro Paganese “La Locandina”: Un Compleanno Digitale e Speranze per il Futuro

Il teatro “La Locandina” di Pagani, un punto di riferimento culturale locale, ha celebrato il suo 41° anniversario in un contesto sfidante per le arti performative. Come sottolineato da Valeria De Pascale, la pandemia ha gravemente compromesso il settore teatrale e la cultura in generale, strumenti essenziali per la crescita individuale e collettiva. Le celebrazioni, inevitabilmente, si sono svolte virtualmente, con videoconferenze e condivisione di immagini d’archivio. Nonostante le limitazioni, l’anniversario è stato comunque commemorato, seguendo l’esempio dei festeggiamenti del quarantennale. La stagione 41, inizialmente concepita con spettacoli come “La fortuna con la F maiuscola”, “Le voci di dentro” di Eduardo De Filippo e “Il delitto perfetto” di Frederick Knott, ha subito modifiche a causa delle restrizioni. Il direttore artistico, Carmine De Pascale, ci illustra la situazione. De Pascale conferma l’intenzione iniziale di riaprire al pubblico con posti distanziati, prenotazioni online e pagamenti digitali, purtroppo ancora non attuabile. La compagnia, non appena le condizioni lo hanno permesso, ha ripreso le prove, concentrandosi su “La fortuna con la F maiuscola” per le festività natalizie. De Pascale auspica la possibilità di allestire spettacoli presso l’auditorium Sant’Alfonso Maria de’ Liguori il 25, 26 e 27 dicembre, a condizione che le normative governative lo consentano. Le origini del teatro risalgono ufficiosamente al 1978, con la prima rappresentazione nel 1979 di “Ditegli sempre di sì” di Eduardo De Filippo. L’impresa iniziale fu ardua, con difficoltà nella ricerca del copione e nella raccolta di fondi (circa centomila lire per le spese iniziali). Dopo le prime rappresentazioni presso il circolo “Unione”, il teatro si è trasferito in via Cauciello, prima di occupare la sede attuale da circa vent’anni. La conversazione si conclude con un ricordo commosso di Gigi Proietti, artista che De Pascale ebbe modo di conoscere all’Università Popolare dello Spettacolo di Napoli, definendolo un esempio di teatro completo, ammirato anche da Eduardo De Filippo, che lo volle interprete della sua poesia “Pulicenellasapite chi è…”. Proietti rappresenta, secondo De Pascale, l’ultimo grande esponente di un teatro eclettico, capace di coniugare recitazione, canto, danza e mimo.