Il sindaco Manlio Torquato di Nocera Inferiore ha espresso forte dissenso riguardo al prossimo decreto, le cui indiscrezioni prevedono la sospensione dei concorsi pubblici, inclusi quelli già in corso. In una nota, il primo cittadino ha paragonato la decisione alla chiusura di un Comune mentre si aprono i saloni di parrucchiere, definendola un’incongruenza nell’accordo Stato-Regioni. Torquato sottolinea l’assurdità di mantenere aperte le scuole per cinque ore giornaliere, impedendo contestualmente lo svolgimento di concorsi comunali in luoghi sicuri, sanificati e con il distanziamento garantito. L’amministrazione comunale si interroga sul perché si permetta il “concorsone” sanitario, ma si blocchino le selezioni per ruoli cruciali come la Polizia Locale o la Protezione Civile, fondamentali in questo periodo di emergenza. Chi, si chiede Torquato, controllerà il rispetto delle norme anti-covid se i comuni non possono assumere personale? L’ironia amara del sindaco evidenzia l’inefficacia delle rassicurazioni governative e regionali, con i comuni in predissesto che rischiano il collasso finanziario senza la copertura per le nuove assunzioni. Infine, Torquato condanna l’inerzia dell’Anci, chiedendo un’effettiva tutela dei comuni e lamentando l’impossibilità di affrontare le emergenze con risorse insufficienti, paragonando la situazione alla vana impresa di svuotare il mare con un cucchiaino.
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