Operazione “El Fakir”: Maxi-sequestro di droga e 25 arresti in Italia

Operazione “El Fakir”: Maxi-sequestro di droga e 25 arresti in Italia

Un’operazione su vasta scala condotta dai Carabinieri ha portato all’arresto di 25 individui, accusati di traffico internazionale di stupefacenti. L’operazione, denominata “El Fakir”, ha coinvolto circa 300 militari in diverse province italiane, tra cui Salerno, Napoli, Avellino, Caserta, Brescia, Taranto, Parma e Firenze, con il supporto di unità specializzate, come il 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano e il Nucleo Cinofili di Sarno. Il presunto capo dell’organizzazione criminale, Fiorenzo Parotti di Salerno, è stato individuato come figura chiave. Gli arrestati, 23 in carcere e 2 ai domiciliari, affrontano pesanti accuse, tra cui associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga (cocaina, hashish, marijuana e amnesia), detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, auto riciclaggio e truffa ai danni di enti pubblici. Parotti, aggirando i canali tradizionali, aveva stretto legami con organizzazioni criminali olandesi, albanesi, panamensi e brasiliane, garantendosi un approvvigionamento di alta qualità a prezzi vantaggiosi. L’indagine, avviata nel 2017, ha già visto l’arresto di 8 persone in flagranza e il sequestro di 25 chili di droga, orologi di lusso per 75.000 euro e oltre 160.000 euro in contanti. A questo bottino si aggiungono la confisca di due attività commerciali a Salerno – una lavanderia e la rinomata pizzeria “‘a Puntella” – e 165.000 euro, provento dell’attività illecita. La pizzeria, in particolare, aveva beneficiato di un finanziamento truffaldino di 70.000 euro da Invitalia tramite il progetto “Resto al Sud”. L’inchiesta, che ha incluso analisi finanziarie, ha dimostrato il riciclaggio dei proventi del traffico attraverso conti correnti di prestanome, tentativo vanificato dalle accurate indagini. L’utilizzo di tecnologie di comunicazione criptate, come Blackberry Messenger ed EncroChat, ha reso le indagini particolarmente complesse, come sottolineato dal Procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, e dal colonnello dei Carabinieri Trombetti durante una conferenza stampa.