Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta streaming del venerdì, ha fornito un aggiornamento sulla situazione Covid-19 nella regione, affrontando diverse criticità. De Luca ha innanzitutto contestato il comportamento di alcuni media, accusati di aver orchestrato campagne di disinformazione con servizi televisivi che ritraevano la situazione in modo distorto e allarmistico, paragonandoli a immagini provenienti da zone di guerra. Ha definito “inaccettabile” la diffusione di notizie imprecise e tendenziose, citando esempi di interviste a soggetti che minimizzano la gravità dell’epidemia o che forniscono informazioni fuorvianti. Ha inoltre sottolineato la necessità di responsabilità e unità in un momento così delicato, condannando la demagogia e le polemiche sterili.
Successivamente, De Luca ha rivolto forti critiche al Governo nazionale, evidenziando il ritardo nell’adozione di misure efficaci di contenimento della seconda ondata. Ha accusato l’esecutivo di una grave sottovalutazione dell’emergenza e di aver preso decisioni frammentate e tardive, causando un ulteriore aggravamento della situazione sanitaria e il rischio di collasso del sistema ospedaliero. In particolare, ha contestato la gestione della scuola, sottolineando l’inadeguatezza di mantenere le attività didattiche in presenza in presenza di un elevato numero di contagi, e la mancanza di un piano di aiuti socio-economici adeguato alla durata effettiva dell’emergenza. Ha ribadito la necessità di misure nazionali decise e tempestive, sottolineando che ogni indugio si traduce in un aumento esponenziale dei contagi, soprattutto in vista dell’inverno e della concomitante circolazione dei virus influenzali. De Luca ha poi evidenziato che, se l’obbligo di mascherina fosse stato imposto già ad inizio settembre, la situazione attuale sarebbe decisamente migliore.
Il governatore ha quindi illustrato i dati epidemiologici della Campania, riportando i numeri del bollettino giornaliero (3.186 nuovi casi su 18.650 tamponi) e descrivendo gli sforzi intrapresi per garantire l’esito dei test entro 12 ore e la lotta contro la mancata comunicazione dei risultati da parte di alcuni laboratori privati, che rischiano di favorire la diffusione del virus. Ha sottolineato il buon funzionamento delle terapie intensive regionali, con circa metà dei posti letto ancora disponibili, e l’ottimo risultato della campagna vaccinale, con quasi 700.000 dosi somministrate. Ha poi confrontato i dati attuali con quelli di marzo, evidenziando un raddoppio dei ricoveri e un aumento significativo dei pazienti in terapia intensiva, prospettando un ulteriore aggravamento della situazione. Ha infine specificato le misure adottate in tre comuni dichiarati “zone rosse” (Arzano, Marcianise e Orta di Atella), sottolineando le difficoltà incontrate nel controllo degli accessi e la necessità di una maggiore collaborazione da parte della popolazione.
Infine, De Luca ha espresso solidarietà alle categorie più colpite dalle restrizioni, assicurando che l’ascolto e il rispetto dei disagi dei cittadini saranno prioritari. Ha ribadito che non è il momento di proteste o strumentalizzazioni, e che la Regione farà tutto il possibile per sostenere chi si trova in difficoltà, garantendo un supporto concreto e sollecitando un rispetto rigoroso delle misure previste.
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