Il Parco archeologico di Paestum, in provincia di Salerno, ha ricevuto un dono inatteso: tre antiche monete romane, sottratte circa trent’anni fa, sono state restituite da un anonimo turista pentito. Questo gesto non è isolato; simili episodi di restituzione di reperti archeologici, spesso a distanza di molti anni, si sono verificati in passato in diversi siti italiani, come Pompei, dove di recente sono stati recuperati reperti risalenti al 2005. Le monete di Paestum, ora sottoposte a restauro e catalogazione, includono un quadrante di bronzo del II secolo a.C. raffigurante Nettuno da un lato e un delfino dall’altro, con l’iscrizione “Pais”, abbreviazione di “Paistom” (Paestum), nome romano dell’antica Poseidonia. Un caso analogo, ricordato dal direttore del Parco, si è verificato nel 2018, con l’arrivo dagli Stati Uniti di pietre antiche rubate tra gli anni ’60 e ’70. Sebbene si apprezzi il gesto del turista, il direttore sottolinea l’importanza di segnalare immediatamente ogni scoperta archeologica per preservarne il contesto originario, cruciale per la ricerca scientifica. Intanto, gli scavi continuano intorno al maestoso Tempio di Nettuno, promettendo nuove scoperte che arricchiranno la comprensione di questo straordinario monumento.
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