Serie D: Un Dilemma tra Streaming e Sospensione

La Lega Nazionale Dilettanti (LND) ha proposto un bivio alle squadre di Serie D per affrontare le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. Di fronte all’ultimo decreto governativo che autorizza i campionati a porte chiuse, la LND offre due scenari: proseguire le partite, trasmettendole in diretta streaming, o sospendere temporaneamente l’attività agonistica. Il Consiglio del Dipartimento Interregionale LND, in accordo con il presidente Cosimo Sibilia, ha concesso, a partire dalla prossima giornata, l’eccezionale possibilità di trasmettere, via streaming sui canali ufficiali dei club, tutte le partite, interne ed esterne, per la durata delle limitazioni sugli spettatori. Questa deroga regolamentare si accompagna, però, ad una consultazione tra i club, una sorta di referendum per decidere il futuro del campionato in attesa di un ritorno alla normalità. Le società dovranno optare tra due opzioni: (A) continuare il campionato nel rispetto del DPCM del 24 ottobre, sfruttando la possibilità di trasmettere le gare in streaming; (B) sospendere l’attività fino al 24 novembre, data di scadenza del decreto, salvo ulteriori disposizioni. Per una decisione condivisa, il regolamento della consultazione prevede un quorum minimo del 75% (125 su 166 club) per il voto. L’opzione B, in deroga al DPCM, necessita invece di una maggioranza qualificata dei due terzi (111 su 166). La LND ha specificato che l’astensione dal voto sarà considerata come voto favorevole all’opzione A. I risultati di questa consultazione saranno resi noti il 27 ottobre alle ore 15:00. In assenza del quorum necessario o della maggioranza qualificata per l’opzione B, il campionato di Serie D 2020/21 proseguirà come previsto dal DPCM del 24 ottobre. La decisione finale sul proseguimento o sulla temporanea interruzione del campionato spetta ora ai club di Serie D.