Nuove restrizioni anti-Covid: un duro colpo all’economia italiana?
Il Presidente del Consiglio ha emanato un nuovo decreto, in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che introduce significative limitazioni per contrastare la diffusione del Coronavirus. Entrando in vigore il 14 ottobre e rimanendo in effetto fino al 13 novembre, il provvedimento impone, tra l’altro, l’uso obbligatorio della mascherina anche negli spazi aperti, il divieto di praticare sport di contatto e il calcetto, un tetto di trenta partecipanti per le manifestazioni ed eventi, la chiusura di bar e ristoranti alle 24:00 e il divieto di consumazione di cibi e bevande all’aperto dopo le 21:00. Queste misure, pur mirate a contenere l’epidemia, destano preoccupazione per le loro potenziali ripercussioni negative sull’economia nazionale, già indebolita dal precedente lockdown di marzo-maggio e dai ritardi nei ristori promessi a imprese e cittadini. La ripresa economica, infatti, è stata finora frenata da questi problemi finanziari. Il decreto del 13 ottobre, dunque, introduce un insieme di regole restrittive che potrebbero aggravare ulteriormente una situazione già critica.
