Arresto del Sindaco di Eboli per Reati di Corruzione e Malagestione

Un’indagine della Guardia di Finanza, diretta dal sostituto procuratore Giuseppe Borrelli della Procura di Salerno, ha portato all’arresto del sindaco di Eboli, Massimo Cariello, ora agli arresti domiciliari. L’inchiesta ha svelato un complesso sistema di scambio di favori e gravi irregolarità amministrative, coinvolgendo anche il Comune di Cava de’ Tirreni. Tra gli altri indagati, interdetti dai pubblici uffici per 12 mesi, figurano Francesco Sorrentino, direttore del settore amministrativo del Comune di Cava de’ Tirreni; Giuseppe Barrella, responsabile dell’Area Urbanistica-Edilizia-Ambiente del Comune di Eboli; e Annamaria Sasso e Vincenzo D’Ambrosio, rispettivamente presidente e componente di una commissione di concorso ad Eboli. Le accuse riguardano manipolazioni di concorsi pubblici. A Cava de’ Tirreni, Cariello avrebbe concordato con Sorrentino, anche membro di una commissione di concorso per assunzioni comunali, la divulgazione anticipata di domande d’esame in cambio di favori riguardanti la presidenza di un consorzio farmaceutico. Ad Eboli, Cariello è accusato di aver manipolato la graduatoria di un concorso per educatori di asili nido, in accordo con Sasso e D’Ambrosio, promettendo loro incarichi più prestigiosi in cambio di voti favorevoli a un candidato prediletto. Inoltre, Cariello e Barrella sono accusati di aver rilasciato permessi edilizi illegali a due imprenditori per la costruzione di un impianto industriale in area protetta, in cambio di finanziamenti ad associazioni locali. L’impianto, di proprietà della Alphacom Italia Srl, è stato sottoposto a sequestro preventivo. L’inchiesta evidenzia una diffusa malagestione della cosa pubblica nel Comune di Eboli.