Lucio Malinconico, presidente del Tribunale per i diritti del malato di Nocera Inferiore e membro del direttivo del Comitato “La Fine della Vergogna”, ha denunciato la grave situazione sanitaria presso l’ospedale “Umberto I”. Secondo Malinconico, i pazienti affrontano attese eccessive per visite e esami diagnostici. L’accesso alle cure, lamenta, è di fatto riservato a chi può permettersi visite private a pagamento (“intramoenia”), lasciando chi non ha risorse economiche in una condizione di grave svantaggio. I tempi di attesa per visite specialistiche sono inaccettabilmente lunghi, con il rischio che pazienti affetti da malattie gravi non ricevano cure tempestive. Anche gli esami del sangue sono soggetti a severe limitazioni: solo 5 al giorno, previa prenotazione tramite CUP, con conseguenti lunghe code e ritardi. Questa situazione colpisce in modo particolare i pazienti oncologici e quelli con patologie croniche, a cui viene negato l’accesso immediato agli esami, costringendoli a rivolgersi a laboratori privati a pagamento. Malinconico critica aspramente l’inadeguatezza del sistema sanitario regionale, evidenziando come questa situazione penalizzi fortemente i cittadini più vulnerabili, lasciandoli di fatto abbandonati a se stessi, mentre chi può permetterselo bypassa il sistema pubblico pagando per servizi privati. Questo contrasta con le dichiarazioni ufficiali sull’efficienza della sanità pubblica e sulle politiche sociali a favore delle fasce più deboli, che risultano solo sulla carta.
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