Il Futuro incerto della Campania: un ritorno alle vecchie dinamiche?

Domenica e lunedì, i cittadini campani sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo consiglio regionale. La competizione principale si svolge tra il governatore uscente, Vincenzo De Luca, e Stefano Caldoro, candidato di centrodestra, con De Luca leggermente favorito, soprattutto grazie alla sua gestione della pandemia. Ventotto liste si contendono i seggi. La campagna elettorale, conclusasi a mezzanotte, ha preceduto le elezioni regionali e comunali, oltre al referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari. Tra i sette aspiranti alla presidenza della giunta regionale, spiccano De Luca, sostenuto da quindici liste, e Caldoro, appoggiato da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, più altre tre liste. Altri candidati in lizza sono Valeria Ciarambino (M5S), Luca Saltamacchia (Terra), Giuliano Granato (Potere al Popolo), Giuseppe Cirillo (Partito delle Buone Maniere) e Sergio Angrisano (Terzo Polo). De Luca e Caldoro, quest’ultimo con un recente recupero nei sondaggi, sono considerati i principali contendenti. La gestione della crisi sanitaria da parte di De Luca, spesso caratterizzata da un approccio decisamente assertivo e teatrale, gli ha assicurato un vantaggio significativo. Ironia della sorte, indipendentemente dal vincitore, il risultato sarà un ritorno al passato: De Luca è il governatore uscente, mentre Caldoro ha già ricoperto la carica nella precedente legislatura, con risultati non particolarmente brillanti. Le aspettative di un rinnovamento politico sono rimaste deluse, anche a seguito del ritiro dalla corsa del magistrato Catello Maresca. Valeria Ciarambino dovrà puntare su un buon risultato del Movimento 5 Stelle per ambire a un ruolo rilevante. A livello locale, diversi candidati ambiscono a un seggio in consiglio. Il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, ha recentemente invitato i suoi concittadini a votare i candidati nocerini. Questa affermazione contrasta con la strategia di alcuni partiti di maggioranza di sostenere candidati esterni alla città, persino in un collegio in cui il partito stesso ha presentato un proprio candidato, nella speranza di riconquistare un seggio regionale che manca da tempo a un rappresentante di Nocera Inferiore.