Roccapiemonte contro la Gori: sostegno unanime per la gestione pubblica dell’acqua

Il sindaco di Roccapiemonte, Carmine Pagano, prosegue la sua ferma opposizione alla privatizzazione del servizio idrico, dichiarando l’intenzione di ricorrere al Consiglio di Stato e, se necessario, all’Unione Europea. Questa determinata resistenza, iniziata nel giugno 2011, in linea con il referendum nazionale che sanciva la necessità di una gestione pubblica dell’acqua, si scontra con una realtà che ignora e contrasta tale volontà popolare. Pagano lancia un appello ai sindaci, alle associazioni e alla cittadinanza, sollecitando un appoggio incondizionato in questa lotta, che rischia di trasformarsi da battaglia di principio in semplice questione burocratica. La rete dei sindaci del distretto Sarnese-Vesuviano ha espresso piena solidarietà al Comune di Roccapiemonte, condividendo la sua opposizione al passaggio della gestione idrica alla Gori Spa. La nota evidenzia i noti disservizi, le inefficienze e la scarsa attenzione alle esigenze dei cittadini che caratterizzano la gestione della Gori, motivando il sostegno alla battaglia di Roccapiemonte al di là di questioni legislative specifiche. Inoltre, la rete sindacale esprime preoccupazione per l’interruzione ingiustificata della fornitura idrica all’ingrosso, costringendo Roccapiemonte a ricorrere a soluzioni di emergenza con i propri pozzi, in violazione del diritto all’acqua, come riconosciuto anche dall’ONU. Si auspica, pertanto, un intervento tempestivo dell’Ente Idrico Campano per ripristinare la normale fornitura idrica a Roccapiemonte.