Cinquanta organizzazioni ambientaliste, rappresentanti di Sarno, San Marzano e Striano, hanno inscenato una vibrante protesta davanti alla sede della Regione Campania a Napoli. Sotto il sole estivo, un’unica voce si è levata a gran voce: “Uniti per il Sarno, se non ora quando?”. L’iniziativa, frutto del progetto collettivo “Sarno2020”, ha reclamato con forza l’immediato intervento delle istituzioni per la bonifica del fiume, da tempo martoriato dall’inquinamento. La manifestazione ha sottolineato l’urgenza di attuare il programma concordato per porre fine a un’emergenza ambientale insostenibile e ormai procrastinata a lungo. La silente inerzia delle autorità nel corso degli anni, che ha consentito il deterioramento ambientale e i conseguenti danni alla salute pubblica, è stata oggetto di forte critica. L’appello, rivolto anche al Ministro dell’Ambiente, chiede alla Regione Campania di utilizzare i propri poteri per risolvere il disastro ecologico, ripristinando la salute del fiume avvelenato da anni di eco-criminalità e colpevole indifferenza. Non è più tollerabile che la popolazione continui a soffrire e a morire a causa dell’inazione politica, un’inazione che si è tradotta in un continuo scaricabarile di responsabilità. La Regione Campania deve agire tempestivamente, non può più ignorare l’allarme.
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