Agostino Galdi: Un appello al Sindaco per la tutela del Sarno

Agostino Galdi, esprimendo profondo disappunto per la mancanza di riscontri alle sue reiterate sollecitazioni, ha indirizzato una lettera aperta al primo cittadino. Da semplice cittadino, ma profondamente preoccupato per l’inquinamento del fiume Sarno e dei suoi affluenti, Galdi denuncia una prolungata omissione di risposte a una questione cruciale per la salute pubblica. Il dottor Galdi ribadisce la sua richiesta di chiarezza, respingendo le accuse di strumentalizzazione politica o di ricerca di visibilità mediatica. La sua azione, dichiara, nasce esclusivamente dalla necessità di tutelare il diritto alla verità e alla salute dei cittadini. Ricordando un incontro del 2017 in cui, nonostante la presentazione di dati concreti sull’emergenza inquinamento, fu liquidato con superficialità e mancanza di interesse dal sindaco, Galdi sottolinea l’inaccettabile silenzio protrattosi nel tempo. L’attuale atteggiamento del sindaco, che si è impegnato solo recentemente nella lotta per l’ambiente, dopo anni di immobilismo e di risposte evasive, appare a Galdi come un’inutile dimostrazione di inadempienza. La sua irritazione si estende alla definizione sprezzante (“ammuina”) con cui il sindaco ha liquidato una precedente manifestazione cittadina volta a denunciare il degrado ambientale. Galdi condanna la strategia del “dividi et impera” e la tendenza a demonizzare chi si impegna per la salvaguardia del territorio. La città di Nocera Inferiore, con un’alta incidenza di tumori e livelli elevati di inquinamento atmosferico, necessita di azioni concrete e immediate, non di scuse o di gesti propagandistici. Galdi invita il sindaco a scusarsi con la cittadinanza per la prolungata inerzia e a prendere finalmente atto dell’emergenza sanitaria in atto, attivando le competenze previste dalla legge per la tutela della salute pubblica. L’inazione del sindaco, conclude Galdi, rappresenta una grave responsabilità istituzionale, un’omissione che lascia la comunità esposta a rischi sanitari inaccettabili, aggravati dal costante rimando delle responsabilità.