L’Ippogrifo di Sarno: Simbolismo e Storia di un Comune

L’Ippogrifo di Sarno: Simbolismo e Storia di un Comune

Lo stemma civico di Sarno, spesso sottovalutato, rappresenta un tesoro di storia e mitologia locale, esibendo un’eccellente composizione estetica e un profondo significato simbolico. La città, recentemente tornata alla ribalta per le criticità ambientali del fiume Sarno – un corso d’acqua un tempo sacro e mitico, paragonabile al Nilo o al Tevere per la venerazione antica, persino raffigurato in una statua – vanta uno stemma tra i più significativi dell’armoriale salernitano. L’emblema, ricco di una complessa iconografia, allude alla strategica posizione geografica di Sarno. Tre monti, tre sorgenti e un fiume costituiscono lo sfondo su cui svetta un ippogrifo, maestoso e attento, con tre zampe posate sulle cime montane e una che afferra una testa d’ariete mozzata, quale ammonimento. La blasonatura ufficiale descrive: “d’azzurro, all’ippogrifo al naturale, tenente con la zampa anteriore una testa di ariete e poggiato con le altre zampe sopra tre monti, dai quali scaturiscono tre sorgenti che formano un fiume, il tutto al naturale”. I tre monti, iconografia ricorrente in numerosi stemmi campani, le sorgenti, considerate sacre in diverse culture antiche, e l’ippogrifo, creatura mitologica simbolo di protezione e vigilanza (metà cavallo, metà grifone), compongono un’immagine potente. La testa d’ariete, in araldica, incarna la perseveranza. Il fiume, alimentato dalle sorgenti, simboleggia la purificazione, allontanando ciò che è impuro e promuovendo la rinascita. Questo stemma, dunque, non è solo un’opera d’arte araldica, ma un messaggio di speranza, un invito alla comunità di Sarno a riscoprire l’equilibrio naturalistico e socio-culturale, ispirandosi ai valori di perseveranza e rinnovamento racchiusi nei suoi simboli.