Il recente Decreto Rilancio, stanziando 155 miliardi di euro (55 miliardi di extradeficit), include un’agevolazione per la mobilità sostenibile: 120 milioni di euro per contribuire fino al 60% all’acquisto di biciclette (anche a pedalata assistita), monopattini, hoverboard e segway. Questa misura, mirata a ridurre il traffico veicolare e l’inquinamento, è però riservata ai residenti di comuni con oltre 50.000 abitanti. Di conseguenza, sia Nocera Superiore (circa 24.000 abitanti) che Nocera Inferiore (45.532 abitanti al 30 giugno 2019) sono escluse da questo beneficio. L’occasione persa è particolarmente rilevante considerando la proposta di fusione tra le due città, bloccata da divergenze tra cittadini e forze politiche. Una fusione avrebbe portato numerosi vantaggi, incluso il superamento della soglia demografica per accedere agli incentivi statali e la conseguente ascesa a seconda città più popolosa della provincia di Salerno, con un aumento del peso politico ed economico a livello regionale e nazionale. Francesco Belsito, presidente dell’Osservatorio Politiche Giovanili, ha espresso rammarico per la mancata informazione che ha impedito ai cittadini di usufruire del contributo, ricordando le iniziative promosse in passato per la mobilità ciclistica nelle due città, compresa l’installazione di rastrelliere per biciclette grazie al contributo dei cittadini stessi e alla collaborazione con FIAB e UISP. Belsito sottolinea inoltre l’impegno profuso, insieme al comitato “pro referendum” e all’associazione “Una Nocera”, per promuovere i benefici della fusione tra le due realtà storicamente unite, ma separate amministrativamente.
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