Nel distretto di Salerno, un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza, su ordine del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Nocera Inferiore, ha portato a significativi risultati. Quattro individui, residenti tra Pagani, Scafati e Poggiomarino, sono indagati per bancarotta fraudolenta e frode fiscale. L’operazione ha portato al sequestro di beni per un valore di due milioni di euro e all’applicazione di misure cautelari, tra cui l’obbligo di dimora. I soggetti coinvolti, appartenenti a un unico nucleo familiare (genitori e figli di 49 e 52 anni), erano proprietari di aziende a Scafati operanti nel settore della cartotecnica, dichiarate fallite nel 2016 e 2017. Tuttavia, le indagini hanno rivelato che, mediante artificiose cessioni di attività, le aziende continuavano di fatto a operare, eludendo le procedure di recupero crediti dell’erario. Le cessioni a società fittizie sono state concepite per sottrarre attrezzature e magazzini alle richieste dei creditori. Oltre all’obbligo di dimora, agli indagati è stato imposto, per otto mesi, il divieto di gestire attività commerciali e ricoprire incarichi direttivi.
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