Riapertura a singhiozzo: perdite raddoppiate per i bar di Nocera Inferiore

Quattro giorni dopo la riapertura, consentita solo per il servizio a domicilio con orari prestabiliti, il settore della ristorazione di Nocera Inferiore presenta un quadro desolante. Dal 27 aprile, dopo quasi cinquanta giorni di chiusura obbligata, bar e pizzerie hanno ripreso l’attività con enormi limitazioni, in attesa del ritorno alla piena operatività previsto per il 1° giugno. Un sondaggio tra i gestori evidenzia un profondo scoramento. La scarsità di lavoro contrasta con le spese fisse, rendendo la situazione insostenibile. “È impraticabile lavorare così”, affermano all’unisono i titolari del Caffè Idea e del Bar Royal, che preparano appena una quindicina di caffè giornalieri. “Un solo tavolino all’aperto per servire un cliente alla volta sarebbe un grande passo avanti”, aggiungono. Anche il gestore de “La Piazzetta” sollecita chiarimenti al Comune sulla gestione del suolo pubblico, considerando l’allestimento di tavolini esterni con il distanziamento obbligatorio l’unica speranza di sopravvivenza. La situazione è drammatica per il proprietario della Caffetteria Ventra: “Se prima perdevo 10 euro al giorno da chiuso, ora ne perdo 15, a causa delle spese di gestione e dei prodotti invenduti”. In centro, la situazione non migliora: al Caffè del Corso lamentano la chiusura di molti negozi e uffici, con conseguente riduzione del personale e un minor numero di consegne possibili. La situazione appare leggermente migliore per le pasticcerie, che beneficiano anche della vendita per asporto, come confermato da Nasti Café. Il titolare del Bar Roma usa una metafora efficace: “Siamo come chi vede il sole dietro una montagna: la salita sarà dura, ma speriamo nel sostegno necessario per raggiungere la cima”. Un messaggio di ottimismo giunge dal White Cafè: “È difficile, ma siamo fiduciosi. La risposta dei nostri clienti è positiva, e con la collaborazione di tutti torneremo presto alla normalità”.