La cultura a Nocera Inferiore durante il lockdown: un dialogo con Renato Giordano

Renato Giordano, pilastro del teatro “La Locandina” di Pagani, ci racconta la sua esperienza durante il periodo di quarantena. La sua regia di “Il delitto perfetto”, adattamento teatrale del celebre film di Hitchcock, è stata interrotta pochi giorni prima della prima. Mentre svolge parte del suo lavoro in cancelleria a Salerno, con un sistema di turnazioni per limitare gli assembramenti negli uffici, Giordano non ha rinunciato alla cultura. “Il settore della giustizia non è fermo, soprattutto per le urgenze,” afferma. Il tempo libero è dedicato al cinema: “Ho riguardato ‘Nodo alla gola’ di Hitchcock, non il suo capolavoro ma comunque piacevole, primo film a colori del maestro. E poi ‘Scusate il ritardo’ di Troisi.”
Il quarantennale del teatro “La Locandina” doveva culminare con “Il delitto perfetto”. Giordano spiega: “Eravamo pronti. Mancavano due settimane alla prima; scenografia montata, dettagli da perfezionare. L’opera si inseriva in una stagione caratterizzata da un filo conduttore: ‘Arsenico e vecchi merletti’ (regia Teresa Barbara Oliva), ‘Il Rompiballe’ (regia Franco Pinto), a cui si contrapponeva ‘Sabato, Domenica e Lunedì’ (regia Alfonso Tortora). Con gli attori c’era grande sintonia, sono certo che lo spettacolo sarebbe stato un successo.”
La ripresa? “Lo programmeremo per la prossima stagione. La sfida sarà il distanziamento sociale in uno spazio così piccolo. Dipenderà dall’evoluzione della pandemia; dovremo pianificare attentamente. Ma andrà in scena, ne sono convinto.”