La regista nocerina Simona Tortora: riflessioni sulla quarantena e sul futuro del teatro

La regista nocerina Simona Tortora: riflessioni sulla quarantena e sul futuro del teatro

La regista Simona Tortora di Nocera Inferiore condivide le sue esperienze e riflessioni sulla quarantena e sul futuro del teatro. Inizialmente, il periodo di isolamento le ha concesso un riposo inaspettato, un sonno ristoratore che definisce un atto di rispetto per sé stessa, in contrasto con la cultura della produttività a tutti i costi. Tuttavia, sottolinea la preoccupazione per chi è solo o vulnerabile, esprimendo gratitudine agli operatori sanitari.

Oltre al riposo, la quarantena ha portato a una fase di introspezione e apprendimento: la regista ha coltivato la lettura, dedicandosi a opere come “La fine è il mio inizio” di Tiziano Terzani, “Vinpeel degli orizzonti” di Peppe Millanta e “Il potere di adesso” di Eckhart Tolle, libri che consiglia a tutti, in particolare agli adolescenti, spesso dimenticati durante l’emergenza. Ha anche composto nuove canzoni per il progetto “Moodrama”, con tematiche ecologiche.

Il rinvio del debutto del suo spettacolo “Tu 2.0”, previsto per il 29 maggio al Teatro Diana, è un disagio condiviso dal mondo teatrale. Lo spettacolo, incentrato sull’incontro e sulla rivoluzione interiore, con accenni all’ecologia e all’Amazzonia, attende solo di poter essere messo in scena. Simona Tortora si augura una ripresa delle attività teatrali, magari all’aperto, già a luglio, considerando le capacità del Teatro Diana di garantire il distanziamento sociale.

Infine, la regista parla dell’iniziativa “D’istanti – Una foto, una storia, un racconto di sé”, sulle pagine social di Artenauta teatro, che raccoglie e pubblica settimanalmente storie e immagini personali, invitando tutti a partecipare inviando i propri contributi a [email protected].