Gaetano Auteri, l’allenatore siciliano, rievoca con emozione la straordinaria promozione della Nocerina in Serie B: una cavalcata trionfale caratterizzata da un gioco spettacolare che ha conquistato i cuori dei tifosi. “Un’esperienza indimenticabile,” afferma Auteri, “abbiamo imposto il nostro stile di gioco, dominando sul campo. Se potessi tornare indietro, collaborerei fin da subito con il direttore sportivo per costruire la rosa per il campionato cadetto.” Ricorda ancora l’entusiasmo travolgente dell’uscita dall’autostrada dopo la vittoria contro il Foggia: migliaia di tifosi in festa lo costrinsero a rimandare il rientro in Sicilia. Nove anni dopo la storica vittoria allo Zaccheria, grazie al gol decisivo di Pomante, Auteri ripercorre quei momenti indimenticabili. “Ricorderò per sempre l’affetto dei nostri tifosi, l’atmosfera incredibile di quella giornata. Un solo rammarico: il comportamento poco sportivo dei tifosi avversari e un episodio spiacevole negli spogliatoi.” L’obiettivo iniziale era la vittoria in Seconda Divisione, ma il ripescaggio in Prima Divisione cambiò le carte in tavola. La squadra, composta da giocatori di ottimo livello, ha subito mostrato grandi potenzialità. Tra le partite più memorabili, Auteri ricorda il match casalingo contro il Foggia e le due sfide contro l’Atletico Roma. Il momento cruciale fu l’inizio del girone di ritorno: tre trasferte in quattro partite, contro squadre in lotta per la salvezza. La Nocerina, contro ogni pronostico, conquistò nove punti, consolidando la propria posizione di testa. La successiva stagione in Serie B fu contraddistinta da alti e bassi, con la salvezza sfumata per poco. Auteri ammette un errore: “Non sarei tornato a casa senza contribuire alla costruzione della rosa. Avrei potuto sfruttare le mie conoscenze e la mia esperienza per rafforzare la squadra, ma abbiamo pagato dazio per la nostra inesperienza nella composizione del gruppo.” La retrocessione, pur dignitosa, fu dovuta a carenze strutturali. L’allenatore evidenzia anche la mancata salvezza nella successiva stagione in Prima Divisione, resa più difficile dal mancato ripescaggio e da un calendario accorciato. Il trauma psicologico causato dalla sentenza sfavorevole influenzò negativamente l’inizio della stagione. Infine, Auteri conferma la sua forte affezione per Nocera: “Tornerei subito, ma solo con un progetto ambizioso e una società solida come quella di dieci anni fa, con cui conservo ottimi rapporti. Senza queste condizioni, è difficile competere a certi livelli.”
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