Preoccupazione all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore: accorpamento reparti e focolaio Covid

L’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore è al centro di una grave crisi. La mancata riapertura del reparto di chirurgia, aggravata dalla positività al Coronavirus di un medico e un’infermiera, ha innescato forti tensioni tra il personale. A ciò si aggiunge la forte opposizione dei dipendenti all’ipotesi di raggruppare Chirurgia, Otorinolaringoiatria, Urologia, Neurochirurgia e Ortopedia. Questa decisione, secondo gli operatori sanitari, comprometterebbe la sicurezza sia dei pazienti che del personale, aumentando il rischio di contagio. Il sindacato Cisl, tramite il segretario Piero Antonacchio, ha espresso forte preoccupazione, inviando una missiva al direttore generale e sanitario dell’ASL Salerno e al direttore sanitario dell’Umberto I. Antonacchio ha sottolineato l’urgenza di ripristinare pienamente i servizi, garantendo però la massima sicurezza. L’unificazione dei reparti, secondo la Cisl, presenta criticità significative, in quanto non prevede misure di isolamento adeguate, lasciando invariato il numero dei posti letto e prevedendo la presenza di quattro pazienti per stanza. Questa situazione, in violazione delle norme di distanziamento sociale, aumenta esponenzialmente il pericolo di diffusione del virus. Il sindacato sollecita quindi un’immediata verifica della fattibilità del progetto di accorpamento, considerato che l’entità del contagio tra il personale ospedaliero non è ancora quantificabile. Si vocifera che il sindaco Manlio Torquato, preoccupato per un potenziale incremento dei casi, stia valutando la possibilità di una sospensione temporanea delle attività ospedaliere.