A Nocera Inferiore, una vicenda di tentato omicidio assume contorni surreali. Quattro mesi fa, un tossicodipendente aggredì con un coltello il suo anziano vicino nell’ascensore del loro condominio, probabilmente a causa di una crisi di astinenza. Ora, l’aggressore è tornato a casa, sottoposto agli arresti domiciliari, decisione che ha gettato nello sconforto la figlia della vittima. “L’uomo che ha accoltellato mio padre è stato rilasciato e vive sullo stesso pianerottolo”, ha dichiarato Maria Rosa, esprimendo la profonda preoccupazione per la sicurezza della sua famiglia. La liberazione dell’aggressore, motivata da problemi di salute (una polmonite cronica) e dalla necessità di evitare il contagio da Covid-19, ha riaperto vecchie ferite. Maria Rosa teme un nuovo attacco di violenza da parte dell’uomo, soprattutto considerando che la moglie di quest’ultimo entra e esce di casa senza protezioni individuali, aumentando il rischio di contagio per l’intera palazzina. La donna ha lanciato un appello accorato alle autorità, chiedendo un intervento immediato per tutelare la sua famiglia e gli altri residenti, esposti a un pericolo duplice: la violenza e la diffusione del virus. La famiglia, ancora scossa dall’aggressione, si sente intrappolata in una situazione insostenibile, impossibilitata a voltare pagina.
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