In un contesto di elevata morbilità e mortalità da COVID-19 (con un bilancio di oltre 1000 decessi secondo recenti dati), l’impiego del tocilizumab, un farmaco antinfiammatorio per l’artrite reumatoide, offre una prospettiva terapeutica incoraggiante. Per comprendere meglio le sue applicazioni nella lotta contro il Coronavirus, abbiamo intervistato la dott.ssa Angela Dovinola, responsabile del servizio farmaceutico del Distretto Sanitario 67 di Mercato San Severino. La dott.ssa Dovinola spiega che il tocilizumab agisce bloccando l’interleuchina 6, un mediatore chiave dell’infiammazione. Dato che il COVID-19 spesso causa polmonite interstiziale, il farmaco può mitigare l’infiammazione bronchiale, favorendo la funzionalità alveolare e contrastando il collasso polmonare. Somministrato per via endovenosa in ambiente ospedaliero, il tocilizumab è stato testato su 21 pazienti in Cina, con risultati positivi replicati in studi collaborativi tra istituzioni italiane (Istituto IRCCS Fondazione Pascale e Ospedale dei Colli) e centri cinesi. La disponibilità gratuita del farmaco da parte del produttore potrebbe accelerare la ricerca. È fondamentale sottolineare che il tocilizumab non è un antivirale e non agisce direttamente sul virus, ma allevia la sintomatologia polmonare correlata all’infezione.
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