La sconfitta per 2-3 del Napoli contro il Lecce avrebbe potuto assumere un esito differente se l’arbitraggio, discutibilmente carente, avesse riconosciuto un netto penalty a favore di Milik. Un mese prima, l’incontro sembrava presagire un disastro per gli azzurri, data la vulnerabilità dimostrata al San Paolo. Tuttavia, due successi in Coppa Italia e altrettanti in campionato (contro Juventus e Sampdoria) avevano radicalmente modificato il peso della sfida. Un trionfo sul Lecce avrebbe garantito il settimo posto, mentre una vittoria successiva a Cagliari avrebbe alimentato le ambizioni di posizioni più alte. Ricomparsa la speranza tra i tifosi, che affollavano lo stadio con rinnovato entusiasmo, proiettati verso la semifinale di Coppa Italia contro l’Inter e con un barlume di ottimismo anche per il match di Champions League contro il Barcellona, alimentato da voci provenienti dalla Spagna circa tensioni interne alla squadra catalana. Il Napoli ha iniziato l’incontro pressando gli avversari, creando almeno due chiare occasioni da gol nei primi 30 minuti. Ironia della sorte, il Lecce è passato in vantaggio su una ripartenza, favorita anche da un errore di Ospina, portiere preferito da Gattuso a Meret – scelta che continua a suscitare interrogativi. Il primo tempo si è concluso con prestazioni opache di Insigne e Milik. Nella ripresa, Milik ha pareggiato, ma, dopo un’occasione sprecata da Insigne, il Lecce ha ripreso il comando, siglando poi un terzo gol su punizione di Mancosu, nonostante un intervento prodigioso di Ospina. Il gol di Callejon ha riaperto una flebile speranza, ma il Lecce ha conquistato la vittoria al San Paolo, vanificando le aspettative e le buone premesse. Questa sconfitta è stata dura da accettare, spegnendo l’entusiasmo ritrovato e rigettando l’ambiente nello sconforto. Il Lecce ha meritato il successo, ma l’arbitro è risultato inadeguato, incoerente e decisamente al di sotto delle aspettative, un elemento che ha pesato sulla partita. Ora è necessario reagire rapidamente e ritrovare la fiducia per affrontare le prossime sfide con rinnovata speranza.
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